Brusio
Appena dopo la fermata di Campascio incontriamo Brusio, un paesino di 1158 abitanti. Il comune di Brusio è famoso per il suo viadotto elicoidale che a sua volta rappresenta il segno della ferrovia retica di Brusio. Si tratta di un vero colpo di genio di ingegneria di inizio ventesimo secolo. Il viadotto in pietra è un unico manufatto, una meraviglia spettacolare ammirata con stupore da chi soggiorna in Valposchiavo o da chi semplicemente transita in automobile.
Storia di Brusio
Storicamente Brusio, e il suo territorio, si estendeva unicamente dalle valli del Saiento al lago di Poschiavo. Con la crescita dell’economia di quest’area nacque l’avvenimento del contrabbando legato alle zone confinanti; non fu mai considerato un atto di delinquenza, anzi venne visto come uno strumento difensivo contro la miseria. Si riusciva a contrabbandare sigarette, sale, caffè, cioccolata, riso, indumenti e. Il commercio abusivo fra Svizzera e Italia durò fino a circa il 1980 e rappresentò un’importante attività finanziaria per lo sviluppo dell’economia valtellinese.
Da Vedere a Brusio
Casa Besta
Casa Besta è un edificio aristocratico che si trova nella parte sud di Brusio. alla nascita venne riconosciuta come casa contadina, nel settecento è stata trasformata in una dimora per le famiglie protestanti valtellinesi. Brusio oggi ne detiene la proprietà, infatti la acquistò nel 1899 per farne la sede dell’amministrazione del comune. Attorno al 1730 la vecchia casa fu ristrutturata e divenne una dimora signorile. Il portone d’ ingresso, incorniciato da stipiti e architrave in pietra verde. A sinistra del portone si trova una panchina in pietra dai piedi lavorati. Questa casa è ora un museo etnografico.

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